L’ultimo incontro delle nostre botteghe è dedicato ad un gesto antico, un gesto sociale, di quando nelle serate estive si stava fuori dalle porte a prendere il fresco della sera e le mani, nel frattempo, lavoravano: sgranare i fagioli, i piselli, le fave. Sembra un’attività facile e ovvia.
E invece, oggi giorno, non è così scontata.
I bambini abituati a trovarsi i cibi già cotti nei piatti o a vederli uscire dalle buste e dai barattoli, faticano a riconoscere i fagioli ancora nel loro baccello, per non parlare di fave e piselli. E ancor di più sono basiti di fronte alla
consistenza e all’abilità necessaria a sgranarli.
Ma poi, piano piano, trovano la lentezza, il ritmo e la forza necessari a compiere questo lavoro, gustando lo stare tutti attorno ad un tavolo a chiacchierare, ascoltare storie e riempire la ciotola comune.
Lo sgranare ci mette in contatto con l’origine di ciò che mangiamo, della forma “primitiva” del cibo, della sua consistenza e odore, del cambiamento che le nostre mani vi apportano modulando pressione e azione.
La bottega che proponiamo sabato 24 marzo 2018 (ore 15 alla Giocomotiva di Via Bonghi) ci porta alla consapevolezza che il tempo e il ritmo del nostro benessere fisico e mentale è scandito dai frutti offerti dalla natura e che ancora oggi, se ne comprendiamo l’importanza, è possibile seguirlo.
E, come da tradizione, sgraniamo ascoltando storie.
di Francesca Lanocita
Francesca Lanocita laureata in lettere moderne, un passato da pubblicitario, è oggi maestra di bosco e contadina. Ha fondato assieme a Mara Guasco e Paolo Santori nel 2012 l’associazione La yurta nel bosco, per la quale si occupa del coordinamento, dell’approfondimento pedagogico, della comunicazione e dell’organizzazione delle attività per famiglie, educatori, i maestri e scuole.