Con questa “tenerezza ludica” esploriamo diversi elementi musicali: il ritmo, il crescendo…
Seduti con il bambino sulle gambe, offriamo le nostre mani, guardiamolo negli occhi e recitiamo la prima strofa «Domani è festa, si mangia la minestra».
Poi, tenendoci con le mani, cominciamo a far “rimbalzare” il bambino sulle gambe seguendo il ritmo lento delle parole.
Via via che si procede con la filastrocca aumentiamo l’intensità della voce e del movimento delle gambe.
Al termine di questo crescendo (d’altronde siamo di fronte a una storia dove non va bene mai niente!), fermiamoci, facciamo andare all’indietro il bambino, fino a farlo stare quasi disteso sulle nostre gambe e diciamo «…si va a letto addirittura!».
Che bello sapere che un adulto può tenerti per mano mentre si perde l’equilibrio, quando si sta per cadere…
Domani è festa
Domani è festa,
si mangia la minestra.
La minestra non mi piace,
si mangia pane e brace.
La brace è troppo nera,
si mangia pane e pera.
La pera è troppo bianca,
si mangia pane e panca.
La panca è troppo dura…
si va a letto addirittura!
di Antonio Di Pietro
pedagogista ludico
www.antoniodipietro.eu