Questo è l’occhio bello è un gioco popolare ancora molto diffuso. È una “tenerezza ludica” che ci mette a stretto contatto con le parti più delicate del corpo. L’orecchio, la bocca… del bambino che a volte senza preavviso andiamo a toccare pensando di fare una coccola, ma rischiando di risultare fastidiosi. Ricordate quando improvvisamente, da bambini, ci strizzavano le guanciotte? Alcuni studi ci dicono che la tendenza “aggressiva” di strizzare le morbide guance dei bambini è un modo per controbilanciare un forte sentimento positivo.
Questo è l’occhio bello è un modo delicato per sfiorare, toccare e massaggiare tutte le parti del viso. Nominandole in modo da preparare il bambino anche a farsi “strizzare””il naso!
Questo è l’occhio bello
(Italia)
Lentamente mettiamoci faccia a faccia con il bambino. Guardiamolo negli occhi e recitiamo la filastrocca (che qualcuno conosce anche in versione cantata). Poi, iniziamo a giocarla con delicatezza.
Questo è l’occhio bello
(Muovere l’indice sotto un occhio)
Questo è suo fratello
(Muovere l’indice sotto l’altro occhio)
Questa l’orecchia bella
(Con l’indice seguire il lobo di un orecchio)
Questa sua sorella
(Con l’indice seguire il lobo dell’altro orecchio)
Questa è la montagna
(Con l’indice sfiorare tutta la fronte)
Questa è la castagna
(Toccare il mento)
Questa la guancia rosa
(Con l’indice fare un movimento circolare su una guancia)
Questa la sua sposa
(Con l’indice fare un movimento circolare sull’altra guancia)
Questa è la chiesina
(Toccare la bocca)
E questa la campanina… Dlin Dlin Dlin Dlin Dlin!
(Con l’indice e il pollice tenere il naso… e muoverlo leggermente qua e là)
di Antonio Di Pietro
pedagogista ludico
www.antoniodipietro.eu